La seta

Oggi vorrei proporvi un capo molto particolare, di quelli rari: attraverso una scelta accurata della stoffa, un raso di seta cinese nella quale loro sono maestri, con tanto di stampe che ne ricordavo la provenienza.

Si arriva al cartamodello studiato nel dettaglio, ma di questo ne parleremo un’altra volta; infatti la protagonista di questo articolo sarà proprio la seta.

Foto: Isabella Torreggiani

Per parlarne però dobbiamo fare un salto indietro nel tempo alle sue origini più antiche: molti attribuiscono la nascita della bachicoltura all’imperatrice Xi Ling Shi. 

La leggenda narra che nel 3000 a.C. mentre ella, moglie dell’imperatore Huang Di, stesse sorseggiando del tè caldo all’ombra di un gelso, d’improvviso un bozzolo di baco da seta cadde nella tazza e quella, grazie al calore della bevanda, riuscì a ricavarne un filo lunghissimo. Nell’antica Cina, la seta era peculiarità  degli imperatori, i quali indossavano preziosi abiti dai colori di tonalità gialla; tuttavia anche alle persone di corte era concesso vestire abiti di seta. 

La seta divenne così famosa nel tempo che l’utilizzo di questa si diffuse nelle alte classi sociali come bene di lusso; tanto che gli imperatori ne custodivano gelosamente i segreti della coltura e della lavorazione, ma nonostante questi tentativi la bachicoltura si estese ad altre aree, dove i mercanti cinesi ne apprezzarono la leggerezza ed il fascino. La crescente domanda di prodotti in seta la rese una delle merci maggiormente richieste per il commercio internazionale trasformandola in una produzione industriale.

Fonte: internet

 Tuttavia probabilmente la lavorazione della seta si conosceva in Cina già diversi millenni prima: infatti gli studi dell’University of Science and Technology of China effettuati sui residui di proteine di seta prelevate nelle tombe del sito archeologico di Jiahu, nella provincia dell’Henan, fanno risalire la lavorazione della seta a 8500 anni fa.


La maestria nell’abilità tecnica, che si specchia nella qualità, nell’eleganza ed il vigore espressivo del prodotto finale; denotano la prosperità che il grande regno di Chu ha lasciato come eredità nella solenne tradizione artistica e culturale della dinastia imperiale Han (206 a.C.-221 d-C).

Fonti: “opificio.it” , internet

Foto: Isabella Torreggiani
Foto: Isabella Torreggiani
Foto: Isabella Torreggiani

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